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Ancora oggi esiste una profonda confusione rispetto alle diverse professionalità che si occupano del benessere mentale.
Lo psicologo non somministra farmaci, a meno di non aver conseguito anche una laurea in medicina.
Quando lo ritiene necessario, dopo un inquadramento psicodiagnostico, lo psicologo può inviare il paziente da uno psichiatra o da un neuropsichiatra infantile per valutare la necessità di un supporto di tipo farmacologico, così come è possibile il percorso inverso, ovvero lo psichiatra può inviare un paziente allo psicologo per un percorso di counseling.
Normalmente è buona prassi dividere i diversi tipi di intervento e le diverse professionalità devono collaborare ma rimanere distinte.
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A cura di Anima e Forme - centro di psicologia - Torino.