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Cosa faccio se scopro che una ragazza si taglia?

Può capitare che veniamo a conoscenza del fatto che una ragazza mette in atto comportamenti autolesionisti. In particolare si sta diffondendo tra le adolescenti l'uso del cutting, cioè infliggersi tagli sugli avambracci e sul corpo. In genere quando veniamo a conoscenza per qualsiasi motivo di tali comportamenti rimaniamo disorientarti sul da farsi. Innanzi tutto perché perché è una pratica che seppur in questo ultimo periodo diffusa tra gli adolescenti non è ancora molto conosciuta, in secondo luogo perché desta immediatamente preoccupazione e paura. L'amica, l'insegnante, il genitore che si trovano ad affrontare questo problema si chiedono “cosa posso fare?” Allo spavento spesso segue, anche per la richiesta di omertà delle ragazze, un sentimento di impotenza come se non si potesse fare nulla. Credo che sia importante tener conto del fatto che il problema riveste sempre una certa importanza poiché il comportamento autolesionista e in particolare il cutting viene praticato quando le emozioni sono troppo intense e negative da sopportare. Non è in relazione con il desiderio di suicidio, ma è un modo per alleviare un forte senso di disagio e di dolore psichico.
Qui desidero darvi 5 consigli per affrontare meglio questa situazione.
- Non spaventarsi. E' importante trasmettere serenità e per fare questo bisogna conoscere il problema e sapere che si può risolvere. Se vi è stata fatta una confidenza è perché la ragazza in questione ha riposto in voi fiducia è ciò è già di per sé importante.
- Cercate di informarvi su che entità hanno i tagli, per sapere se è necessario l'intervento di un medico. A volte sono superficiali e in alcuni casi più profondi. Spesso sono localizzati sugli arti inferiori e superiori, ma a volte si limitano ad alcuni taglietti sulle braccia.
- Non cedere all'omertà. Bisogna mostrare vicinanza, ma allo stesso tempo essere fermi sul fatto che gli adulti debbono sapere. Spesso è un comportamento condiviso solo con i pari oppure nemmeno con loro. Si tiene nascosto portando magliette con maniche molto lunghe. Il fatto di poterlo comunicare anche solo ad un adulto (insegnante, psicologo, genitore, ecc.) è importante perché altrimenti è impossibile che qualcuno si prenda carico del problema.
- Tenete conto che questo comportamento è un sintomo di disagio anche se fatto per imitazione (spesso succede che le ragazze si imitino l'un l'altra), quindi non sottovalutare l'importanza di quest'atto anche se occasionale o superficiale. Sappiamo che questo comportamento è indice di un malessere più profondo, anche se non conosciamo il malessere che lo genera. Non è un comportamento da sottovalutare.
- Consigliate un intervento di un esperto. L'intervento psicologico può aiutare ad individuare il disagio legato al sintomo e a ricontattare le proprie risorse per trovare il benessere necessario. Per quanto riguarda i ragazzi possono essi stessi rivolgersi agli sportelli d'ascolto nelle scuole per farsi consigliare ed eventualmente suggerirlo anche all'interessata.